mercoledì 27 agosto 2008

..::: Windows Live Messenger, non posso usare le cartelle condivise :::..


Stamattina stavo smacchinettando un poco con il mio pc fisso che, purtroppo, è windows. Installando Windows Live Messenger mi rendo conto che le cartelle condivise sono disabilitate, cosa che succedeva anche prima di formattarlo. Così ho deciso di capire perchè tutto il mondo può utilizzare le cartelle condivise ed io no.

Al contrario di quanto accade solitamente con gli aiuti di Windows, la risposta mi è arrivata in poco tempo: non posso utilizzare le cartelle condivise perché il mio disco fisso è formattato con file system di tipo FAT32. Mentre per potere usare le cartelle condivise è necessario l'NTFS.

Dato che non voglio convertire il file system per sicurezza (il FAT32 è l'unico FS ad essere letto sia da Win che da Mac) devo rinunciare alle cartelle condivise.

Ma fare le cose semplici alla microsoft non ci riescono proprio??

martedì 26 agosto 2008

..::: Apple e sostituzioni: non ci siamo. :::..

Piccola esperienza personale.

Due anni or sono ho comprato il mio primo prodotto di casa Apple. Niente da dire, è stato amore a prima vista. Dopo i primi attimi di spaesamento più completo, per aver comprato un pc completamente diverso dalla galassia Windows, è iniziato lentamente e un po' in sordina un amore travolgente che è arrivato ai giorni d'oggi e che ovviamente non accenna a spegnersi.





Tuttavia anche "mamma" Apple, come tutte le aziende, ogni giorno deve raffrontarsi con i piccoli problemi quotidiani. I miei sono stati da qualche mese a questa parte tre. Di cui non sono per niente soddisfatto. Ma partiamo dall'inizio.

A giugno circa, sulla plancia del mio bellissimo macbook appare una crepa, proprio sotto al piedino destro del monitor. Piccola ricerca su internet e scopro di non essere l'unico. Provo ad andare in un centro Apple, ma mi rispondono che il prodotto è fuori garanzia (Apple offre solo 1 anno di garanzia per i difetti di fabbricazione). Chiedo cosa posso fare e mi rispondono di chiamare il centralino e di mostrarmi arrabbiato di modo che, magari, mi passino l'intervento in garanzia visto che è un difetto abbastanza noto.
Arrivo a casa e chiamo il numero che mi è stato dato. Una voce registrata mi avvisa che il costo della chiamata sarà di 0,15€/min se chiamo da fisso e di 0,45€/min se chiamo da mobile. Preso da un infarto chiudo subito il cellulare. Decido quindi di rinunciare a priori a tentare l'intervento, dato che il difetto esiste, ma non è insormontabile.

Quattro giorni fa, il silicone delle cuffiette del mio iPod nano, comprato circa 5 mesi fa inizia a staccarsi. Quando era successo a mia sorella pensavo fosse per non curanza. Mi sono dovuto ricredere. Tuttavia non avevo più lo scontrino (cretino io) e non ho potuto neanche fare reclamo.

Ieri mia mamma, dopo l'acquisto di un iPod shuffle, scopre che l'auricolare destro gratta notevolmente. Questa volta muniti di scontrino ci rechiamo in un centro Apple (la Personal System di Brescia, per l'esattezza). Il personale è cordiale e, dopo qualche minuto d'attesa, ci serve e constata il difetto senza ribattere. Il tecnico che ha accertato il danno (come se ci fosse molto da fare) mi "passa" al collega in cassa il quale, dopo aver preso tutti i miei dati, mi dice che l'operazione è coperta da garanzia e che mi chiameranno quando le mie cuffie saranno pronte.

O,O"

Scusi? La domanda mi nasce spontanea e quindi chiedo al commesso se le sostituiscono o se le riparano. La risposta è che le cuffie devono comunque essere spedite al magazzino IN OLANDA e da là mi manderanno delle cuffie nuove.

Morale:
1- La crepa è ancora lì per i troppo alti costi di sostituzione del pezzo (150€) e di chiamata
2- Cuffie iPod senza silicone
3- Cuffie iPod shuffle in olanda e almeno 10 giorni d'attesa

Dov'è finita la costumer Care di Apple? Il valore per il cliente? Il marketing?

..::: Gli Emirati Arabi non smettono di stupire :::..

Stavo gironzolando su Google Earth e, dato che ieri stavo parlando del Burj Dubai, ho deciso di puntare il mouse proprio li. Decollo da Brescia ed in una decina di secondi atterro all'areoporto Internazionale di Abu Dhabi. Mi sposto lungo la costa per raggiungere Dubai ed il mio sguardo viene rapito subito da delle strane forme geometriche nel mare.

Piccola ricerca on line e trovo che sono le Jebel Ali, ovvero, delle isole artificiali!


Sulla maggiore infatti doveva sorgere il famoso Burj Dubai. Poi qualche ingegnere si sarà fatto qualche piccola ed insignificante domanda sulla solidità del terreno e sulle eventuali ripercussioni in caso di sisma (almeno questo è quello che mi piace pensare). Così il Burj Dubai è stato collocato a terra.

Ma perché non mandiamo Pecoraro Scanio a rompere le palle un poco anche a loro invece di impedirci di fare la Tav in Piemonte e le discariche in Campania??

lunedì 25 agosto 2008

..::: Burj Dubai :::..

Che cavolo se ne faranno di un grattacielo così alto nel deserto? Me lo sto chiedendo da quando ho aperto la prima foto. Io di certo nel Burj Dubai Skyscraper, prossimo candidato come grattacielo più alto del mondo, non ci andrei a lavorare. Non oltre il quinto piano (il totale è di circa 750 metri). Di sicuro però le immagini sono spettacolari.



..::: UniMall, continuano le estrazioni :::..

Unimall, store on-line di oggetti d'informatica per la scuola, dopo aver avuto successo in Germania decide di aprire anche in Italia con partner dai nomi grossi tra cui Microsoft, VMware, Wacom, Logiteck, Lacie, ecc...

Per settembre l'azienda, per riscuotere un poco di visibilità, ha deciso di offrire, ad estrazione, uno sconto di 1000 euro per l'acquisto di un Mac, e 10 licenze di Microsoft Office:Mac 2008!!

Per partecipare all'estrazione basta iscriversi sul sito rilasciando i propri dati anagrafici ed un'indirizzo e-mail

Ancora una volta incrociamo le dita!

..::: Nome in codice: Internet. Sconosciuto di professione ::...

L’Italia ha il primato vergognoso di essere agli ultimi posti per informatizzazione. La cosa è sotto gli occhi di tutti, tutti i giorni. Basta accendere la televisione e vedere i “giornalisti” dei vari TG prendere immagini e video qua e là sulla rete, non controllarne la provenienza e spacciarli per filmati di verità assoluta. L’Italiano medio sa accendere un computer, scrivere con Word, fare un foglio di calcolo con Excel, e ascoltare la musica su windows media player, e quando gli chiedi se usa Opera o Firefox ti guarda male come se gli stessi parlando in una lingua sconosciuta.
Quando si inizia a parlare di Internet quello che ne emerge è la profonda paura che generalmente le persone ignoranti nutrono per qualcosa che non conoscono. In media una persona sa che su internet può prendere virus, che ci sono i filmati con le donne nude, che se acquista con la carta di credito gliela possono clonare. Bruno Vespa stesso, durante una sua trasmissione sulla rete pubblica disse: “Internet è un mondo assolutamente spaventoso”.
Ultima perla di saggezza, in ordine temporale, viene da i-dozer. Una notizia non ancora confermata, che, al momento, non si basa su dati scientifiche e che viene spacciata, da un colonnello dalla guardia di finanza a caccia dei suoi quindici minuti di notorietà, per l’ultima scoperta in fatto di droghe. Anche in questo caso telegiornali di varie reti pronti ad andare a prendere il primo video su youtube e a piazzarlo in primo piano in apertura. Ragazzi che si contorcono in preda a spasmi, crisi di panico e pianto.
E’ davvero così che vediamo Internet? O forse è qualcosa di più? A mio avviso Internet è un mondo nel mondo. E’ molto di più che un semplice metodo per reperire file pornografici o un deposito gratuito di virus e schifezze varie. Grazie alle nuove tecnologie il web è oggi diventato un luogo di socializzazione, dove utenti separati da migliaia di chilometri riescono a parlare di interessi comuni, condividere le proprie passioni, scrivere e pubblicare propri articoli, proprie opinioni, e nello stesso tempo informarsi sulle news che non vengono trasmesse dai canonici telegiornali, per me inutili.
Eppure l’immagine che si da della rete all’Italia è tutto l’opposto: un luogo asociale, dove si possono fare solo brutti incontri, dove “vivono” gli hacker, pronti ad assaltare il tuo computer ad ogni istante. Come possiamo quindi pensare che il web possa evolversi e diventare qualcosa di utile, magari per tutti? Le persone si stanno sempre più dividendo nelle due categorie sopra citate: quelli che ritengono internet una minaccia e chi invece ci vede grandi opportunità.
Della prima categoria penso di averne già parlato a sufficienza. Della seconda, ovvero quella di chi come me si sta accorgendo di come vanno le cose e vuole fare qualcosa per cambiarle, rientrano siti come “codice internet” di Marco Montemagno o vari blog come quello di Marco Camisani Calzolari, Pandemia (di Luca Conti), Web 2.0 Era (di Tiziano Tassi), l’Idea (di Andrea Pelfini), l’Isola del Pensiero (di Matteo Salonia). Anche se di non rilevante grandezza o con pochi accessi al giorno, ogni blog che riesce a distinguersi, che si evolve ed emerge dalla massa, è come un sassolino gettato nel mare. Per quanto sia piccola l’onda da esso generata è sempre un primo cambiamento. A chi spetta l’arduo compito di cambiare questa sfera di negatività che avvolge il web e di generare nuove increspature sull’acqua, se non proprio a quelle persone che il web lo vivono, lo sfruttano e cercano giorno dopo giorno di renderlo un posto migliore?

lunedì 18 agosto 2008

..::: Che mondo sarebbe senza il marketing? :::..

Il marketing. Tutti ne parlano, ma pochi lo conoscono veramente. Cosa vuol dire marketing? Cosa vuol dire per un’impresa fare marketing? E’ davvero tutto come sembra? Un gigantesco inganno globale ai danni dei consumatori, o forse è qualcosa di più? Le domande che sorgono quando si parla di marketing sono molteplici, e soprattutto infinite. Parlare di marketing implica spesso entrare in un tema di difficile interpretazione perché si rischia sempre di essere incompleti o superficiali. Tuttavia, qual’è la vostra percezione del marketing? Leggete l’articolo su l’idea e postate le vostre risposte. Fatemi sapere! :)