giovedì 8 ottobre 2009

..::: Lettera :::..

Sai... era molto che volevo scrivere un post così. Si dedica sempre tanto tempo a se stessi. Troppo. Questo non ci fa pensare alle cose importanti, agli amici, quelli veri. Perché l’amicizia è un po’ come l’amore. Arriva senza che tu te l’aspetti, magari in un convitto.

Beh, se devo essere sincero io non me l’aspettavo proprio per niente! Sei sbucato fuori dalla tua stanzetta e io pensai: “Sarà uno sfigato figlio di papà” con quella maglia assurda della “La Martina” rossa e gialla. Per fortuna mi sbagliavo! Il nostro avvicinarsi non è mai stato forzato o preteso. Ci siamo trovati. Tutto qui. All’inizio eri solo un compagno di birra, uno con cui passare qualche oretta una sera in un pub buio. Ma quella tua, anzi, quella nostra passione ci ha accomunato, legandoci sempre più stretti senza che nemmeno ce ne potessimo accorgere.

E così, tra una birra e un’altra i nostri incontri al pub erano ormai settimanali e il nostro conoscerci reciprocamente sempre più forte. Le prime confidenze nacquero proprio davanti ai boccali. Lo scoprire quanto la pensavamo in maniera simile su quelli che per noi erano, e sono, i valori più importanti.

In quel periodo a tutto pensavo meno che a quanto sto scrivendo. Pensavo che i cinque anni che ci avrebbero tenuti qui a Parma sarebbero durati in eterno e che quel convitto sarebbe stato la nostra roccaforte dove crescere. Pensavo che quelle sere al pub fossero la normale routine quotidiana. Ed è proprio qui che mi sbagliavo.

La mia miopia non mi permetteva di vedere quello che c’era “oltre la collina”, mi ero talmente adagiato in quel mondo ideale da non riuscire a capire che il mondo cambia e la vita ti porta in posti che non ti saresti mai aspettato.

Quando mi comunicasti la tua scelta di andare a studiare negli Stati Uniti ci rimasi un po’ male. Tutte quelle convinzioni che negli anni si erano rafforzate vennero di punto in bianco a crollare. Però l’altra parte di me era felice e lo è tutt’ora.

Il mondo è piccolo, e chissà mai che un giorno ci troveremo a condividere ancora le serate insieme. Lo spero davvero. Ma anche se così non fosse io so che posso contare sempre su un amico con il quale parlare, sfogarmi, ridere, scherzare anche a miglia e miglia di distanza (Santo Skype! :D ). Una persona sincera, che ti sa ascoltare e consigliare in quel modo fraterno.

Ti Voglio Bene. Anche se i chilometri ci separano sei sempre nel mio cuore.

Non cambiare mai!


1 commento:

Matteo ha detto...

L'ho letto e riletto, anche in diversi momenti di questa giornata, e più lo leggo più mi trovo a commuovermi. Più leggo quello che hai scritto, e meno trovo parole adeguate per risponderti.
Quindi ti dirò solo che anche per me la nostra amicizia è preziosa: io credo che sia uno dei tanti doni che Dio ha voluto farmi, senza peraltro che io li meritassi.
Sei sempre nel mio cuore come amico più sincero. Inaspettato e onesto, come il sole dietro le nuvole.

Che Dio ti benedica