venerdì 31 dicembre 2010

..::: 31.12.2010 :::..

E mentre aspetto il 21 dicembre 2012 continuo a scrivere sempre meno su questo Blog :)
Come ogni anno mi prefiggo di non ripetermi nel successivo e di essere più presente, spero in questo 2011 di riuscirci!

Sono a casa e sto aspettando mia sorella per uscire, potrei fare un sacco di altre cose, ma siccome va molto di moda scrivere post sul passaggio di anno lo faccio anche io! Viva gli anticonformisti!!!

Per quello che sento molti stanno lasciando alle spalle un 2010 negativo e si aspettano tante cose belle dal prossimo anno, io sinceramente tirando le somme non mi sento di criticarlo poi più di tanto...
Quest'anno è stato il mio primo (ed ultimo) nel corso di laurea specialistica in Marketing Intelligence, il primo anno accademico in una classe di 10 persone. Mi è arrivato il macbook pro nuovo a settembre! Ho conosciuto la community di X-Plane e sto iniziando a conoscere meglio anche questo software, sono andato a Londra (splendida).
Sicuramente di cose negative ce ne sono state anche per me, a partire dal profondo cambiamento che ho, volente o nolente, subito, ma è anche bello non pensarci e lasciarsele alle spalle dimenticandole per quanto possibile.

Potrei stilare una lunga lista di buoni propositi per il nuovo anno, ma quest'anno non me la sento proprio di farla. Andrà così, come deve andare... spero di laurearmi, spero di divertirmi, spero di essere più sincero e "vero". Questo è tutto quello che voglio dire. Il resto sono chiacchiere! :)

La cosa più importante in questo momento è condividere con voi, o pochi che mi leggete ancora, il mio più grande augurio per 2011 migliore di tutti gli anni precedenti!

Buon anno amici miei! A presto!

Giovanni

martedì 26 ottobre 2010

..:::Il mio primo post da WLW :::..

Mi hanno sempre parlato bene di Windows Live Writer e dato che per l’università ho dovuto “montare” windows sul mio nuovo macbook pro (rigorosamente in virtual machine) ho pensato fosse interessante installare anche questo tipo di software per provare a vedere come mi trovo.macbook-pro-windows-7

La versione che ho montato è la 2011. Devo dire che l’interfaccia è in classico Office 2007/2010. Ovvero non si capisce un c***o. L’idea però di editare direttamente quello che si scrive all’interno del box, componendo in pratica un’anteprima WYSIWYG devo dire che è veramente carina e funzionale. Sarà che adoro il WYSIWYG anche se è l’odio di tutti gli smanettoni!

Un punto su cui microsoft dovrebbe lavorare è la modifica delle immagini. Le impostazioni sono davvero poche. Dato che ora c’è pure stato il passaggio di spaces a wordpress credo che MS potrebbe rilanciare l’uso di questo software che è passato molto in sordina.

Beh, torno a studiare. Pausa finita!

venerdì 8 ottobre 2010

..::: Liveblogging from Piacenza :::..


Ore 14.46
Oggi sono in via San Bartolomeo a Piacenza al seminario "Come farsi trovare su internet, ottenere contatti qualificati e trasformarli in clienti." presso l'Auditorium del centro di formazione di Carmiparma.
Al momento al microfono l'assessore del comune di Piacenza.

Ora 14.53
Dottor Finardi al microfono, in rappresentanza dell UPA (http://drp.ly/cVRg)

14.56
Dopo i saluti la parola al Dott. Ghislandi di webmarketinggarden.it inizio scoppiettante :)

15.20
Si parla di SEO e SEM. Come redere il proprio sito più "digeribile per google"

15.32
Si parla di online reputation. Volete un esempio di come NON comportarsi online? Googleate "Mosaico Arredamenti" (http://bit.ly/bqxU5p) e fatevi due risate :)

15.53
Google AdWords, come funziona il PayPerClick

16.08
I blog, "passaparola con gli steroidi"!

16.50
Beretta su Facebook, esempio virtuoso di gestione dei social network: "Ascoltare, Rispondere e Conversare"

mercoledì 6 ottobre 2010

..::: Google Goggles, lo scioglilingua :::..

Vi è mai passato per la testa di usare il vostro telefonino per ottenere informazioni dall'ambiente che vi circonda?
Quando per le prime volte si iniziò a parlare di realtà aumentata l'interesse fu molto, e per un buon motivo. Le applicazioni per telefoni cellulari iniziarono a fiorire, anche se portavano poca innovazione e caratteristiche basilari.
In questi giorni debutta Google Goggles.

A parte il nome a mio avviso abbastanza infelice, dato che genera confusione tra il marchio del motore di ricerca e quello del nuovo servizio, il concetto di base è molto interessante:
Pensate di essere in vacanza in un paese che non conoscete, e di essere in giro per conoscere meglio la città. Trovandovi di fronte a qualcosa di nuovo le opzioni per saperne di più sono ben poche:
- Fermare il classico passante che vi risponderà: "Non Zono di Qwi";
- Prendere il vostro smarthphone e cercare qualcosa online, senza peraltro trovarlo;
- Avere sul vostro telefono un applicazione-guida della città e al suo interno cercare l'opera d'arte che state vedendo al momento.

Google Goggles, grazie alla realtà aumentata, vi permetterà di trovare immediatamente quello che state cercando.


Come si può vedere nel video, la ricerca non si ferma ai monumenti, ma anche a libri, etichette di prodotti, e prodotti stessi, codici a barre, etc. E per quello che ho potuto provare sembra funzionare egregiamente.

Novità all'orizzonte insomma! Il vostro telefonino diverrà in un prossimo futuro un'alleato sempre più forte ed indispensabile!



venerdì 1 ottobre 2010

..::: The Important of Being Earnest :::..

Titolava così il famoso film, tradotto in Italiano "abbastanza fedelmente" in "L'importanza di chiamarsi Ernest". In inglese il titolo gioca sul doppio senso della parola Ernest che significa Onesto. Ora forse la battuta è più chiara! :)

Oggi voglio raccontarvi una piccola breve esperienza che può essere utile a tutti.
Ieri mi sono trovato faccia a faccia con due persone: La dott.ssa Santi e la dott.ssa Dalle Carbonara. Entrambe lavorano per Kraft Foods in Italia presso la sede di Milano; entrambe erano a Parma per una giornata di reclutamento organizzata dal nuovo settore Placement della facoltà di Economia.

Ieri per la prima volta mi sono trovato di fronte ad una grossa azienda per presentare il mio curriculum.

Tutto bene, fino a quando non mi hanno fatto una domanda sulla conoscenza dell'inglese. Il mio curriculum recitava "Posso dire di avere un'ottima padronanza della lingua inglese sia scritta che parlata.". Di conseguenza è scattata la fatidica domanda: "Le va di continuare il colloquio in inglese?"
Devo essere sincero. Non sono madrelingua e non parlo così fluentemente l'inglese, però non me la cavo male. Ho avuto la fortuna di avere un'ottima professoressa alle superiori e qualche esperienza di dibattito con persone che parlano solo inglese e mi ero trovato bene. Questa mia sicurezza però è crollata alla prima domanda: "Mi parli dei suoi hobbyes".

Vi giuro, se me l'avesse chiesto uno qualsiasi di voi che mi leggete non avrei avuto problemi a rispondere. Ieri invece mi si è gelato il sangue, non riuscivo a parlare, ero nervoso... quello che è uscito dalla mia bocca rifletteva a pieno il mio stato d'animo: una serie di parole inconcepibili e assurde.

Gentilmente e senza bistrattarmi mi è stato consigliato di modificare il curriculum sostituendo l'aggettivo ottimo con buono (cosa che ho fatto dopo cinque minuti) e sono stato invitato a ripresentare domanda "più il là".

In pratica segato.

Tuttavia da questa breve esperienza di cinque minuti ho imparato moltissimo e la cosa più importante è essere onesti, che non vuol dire sottovalutarsi, però nemmeno generare aspettative che poi, a seguito di una breve verifica possono sgonfiarsi e generare delusione nel selezionatore, ma soprattutto effetti devastanti sulla vostra autostima.

venerdì 3 settembre 2010

..::: Perché odio i #FF :::..

Da un po' di tempo a questa parte, su Twitter, si è diffusa la moda del #FF. Altrimenti noto come Follow Friday. Il concetto è semplice e teoricamente interessante. Ogni utente suggerisce ai suoi followers gli utenti che segue, o che ha iniziato a seguire, e che ritiene degni di nota.

Dal punto di vista teorico e statistico l'idea è valevole: se infatti chi mi segue mi trova interessante e condivide quelli che sono gli argomenti di cui parlo di solito molto probabilmente risulterà interessato dal trovare persone che hanno gusti, pensieri e tweet simili ai nostri. Questo almeno in teoria.

Nella pratica invece la situazione è ben diversa. Facciamo un piccolo esempio per far capire:
Immaginiamo di possedere un account (il mio ad esempio) che segue 77 persone. Dal punto di vista personale non è detto che tutte le persone che mi vengono suggerite possano andarmi a genio e soprattutto non è detto che io voglia seguire più persone di quante già ne stia seguendo. 
Il  problema ulteriore nasce dall'utilizzo reale che la twittersfera fa di questo strumento e di conseguenza la quantità di #FF. Se immaginiamo che una persona che io seguo retwitti mediamente 10 persone ogni venerdì, questo comporta che quel maledetto giorno della settimana il mio stream contiene circa 770 nomi di utenti twitter che i miei amici seguono.
Ora, come posso io, misero essere umano, selezionare e cercare di trovare anche un solo utente da seguire in una marea di 770 nomi? Anche ammesso che non siano così tanti, ma "solo" 50, su che base io posso scegliere di seguire una persona? Il nome o il nick dicono ben poco e aprire 50 stream per vedere i loro tweet mi sembra una perdita di tempo.

Questo è il mio pensiero, come sempre sono aperto a eventuali critiche o a discuterne! Voi che ne dite? Cosa ne pensate? Lo utilizzate? E come?
Lasciatemi un commento e fatemi sapere! ;)

giovedì 26 agosto 2010

..::: Come inserire loghi operatore su iPhone non JB :::..

Una cosa che mi è sempre piaciuta dell'iphone Jail Broken, almeno guardando le immagini online, è la possibilità di sostituire alla classica scritta H3G_ITA abbastanza orrida, un bel disegnino recante il logo dell'operatore, molto più immediato! Di recente ho trovato questa guida su iPhoneItalia, tuttavia, avendo riscontrato un po' di problemi nella realizzazione ho deciso di perfezionarla e riproporvela in versione esclusivamente mac. Chi vuole sapere come installarla con un pc windows può seguire la guida "ufficiale" a questo indirizzo.

Per prima cosa dobbiamo salvarci i loghi del nostro operatore, o se preferite potete ricavarli voi tenendo presente che le dimensioni da rispettare sono 70x20 px e il file deve essere in formato PNG a 24 bit, con trasparenza. Se non volete perdere tempo e soprattutto non capite un H di quello che ho scritto fino ad ora, vi confermo che potete trovare dei loghi prefabbricati a questo indirizzo: Link
All'interno del pacchetto troverete 4 file: due con nome "Default_CARRIER_operatore" e due con nome "FSO_CARRIER_operatore". Questi sono i file visualizzati quando la barra è bianca e quando invece è monocromatica. Quelli che finiscono per @2x sono i loghi per l'iPhone4, che hanno dimensione raddoppiata (ovvero 140x40).

A questo punto ci rechiamo nella cartella HD/Users/NOMEUTENTE/Library/iTunes/iPhone Carrier Support. All'interno troverete uno o più file con il nome del vostro operatore. Nel caso questo sia H3G, troverete il file "Hutchison_it.ipcc". Copiate il file sul desktop, o in una cartella a vostra scelta. Rinominate il file cambiando l'estensione in .zip e apritelo con un qualsiasi programma di unzipping. Una volta spacchettato il file troverete un file .bundle, cliccate con il destro e selezionate "mostra contenuto pacchetto". Copiate i file che avete creato o che avete scaricato dal mio link in questa cartella sostituendoli a quelli esistenti. Rizzippate la cartella Payload rinominandola come la precedente e sostituendo la'estensione .zip con quella .ipcc (Attenzione a quest'ultimo passaggio, infatti a volte zippando l'estensione viene nascosta e rischiate di rinominare il file con doppia estensione .zip.ipcc. Di conseguenza la cosa più semplice da fare è cliccare sul file zippato con il tasto destro, selezionare Ottieni informazioni e nella scheda "nome ed estensione" deselezionare la casella "Nascondi estensione" e quindi modificarla in .ipcc)

Abbiamo quasi finito.
Ora chiudiamo iTunes e apriamo il terminale ed inseriamo il codice seguente, necessario all'iphone a riconoscere i loghi operatore:
defaults write com.apple.itunes carrier-testing -bool true
A questo punto apriamo iTunes e colleghiamo l'iPhone. Nella scheda riepilogo clicchiamo sul pulsante ripristina mantenendo premuto il pulsante option (ovvero quello con il simbolo ⌥ ). Selezioniamo il pacchetto .ipcc che abbiamo appena creato e clicchiamo apri.

Ora non ci resta che riavviare l'iPhone. Il gioco è fatto!

Questo il risultato finale

sabato 7 agosto 2010

..::: La nicchia delle miniApp :::..

In questi giorni mi interrogavo sul costo delle app per iPhone. Con l’introduzione dell’AppStore, Apple, non ha solo reso disponibili migliaia di applicazioni, ma, a mio avviso, è andata a risolvere un problema legato alla distribuzione.

Facendosi carico delle spese per i server e per la banda necessaria nonché del processo di approvazione delle applicazioni (il tutto lautamente ricompensato dai profitti condivisi con gli sviluppatori), ha reso disponibile un punto di riferimento per chiunque cerchi un’applicazione per il “melefono”. Questo dal punto di vista logistico è fantastico. Ma l’aspetto che voglio sottolineare oggi è quello del prezzo.

C’erano infatti una volta i computer e le console. Un gioco per computer ha un prezzo compreso tra i 30 e i 60€, un gioco per consolle costa in media tra i 50 e gli 80€. Attraverso l’iPhone, il costo dei videogiochi si è ridotto ad un massimo di circa 5€, in parole povere in media si è ridotto di 10 volte!
Questo dato non è affatto da sottovalutare. Guardando ancora una volta quello che è l’universo videoludico per computer salta all’occhio un’altra cosa: la presenza dei giochi in flash. Questi frammenti di codice popolano numerosi siti web, hanno il pregio di essere condivisi attraverso il codice embedded e hanno un posizionamento di prezzo infimo: pari a zero. Unica nota negativa è l’utilizzo offline; infatti per funzionare richiedono di essere scaricati di volta in volta.


Volendo ben vedere l’attuale posizionamento di mercato lascia un notevole spazio centrale: se da un lato infatti troviamo giochini stupidi, generalmente compilati per diletto da sviluppatori alle prime armi, dall’altra troviamo giochi molto complessi il cui scopo è la longevità. Dal punto di vista del prezzo la differenza è abissale.


Con l’inserimento dei giochi per iPhone, Apple, forse inconsciamente, ha dato vita a quei piccoli passatempo che permettono all’utente finale di divertirsi e agli sviluppatori di vedersi riconosciuta una somma che può raggiungere anche dimensioni non ridicole.

Data la difficoltà di giocare su uno schermo largo 50 centimetri quadrati, sia dal punto di vista del gioco che da quello della programmazione, la mia domanda che mi pongo è la seguente: come mai non si è ancora sviluppata una nicchia di programmatori che sviluppano applicazioni per computer meno complesse, ma con un costo decisamente inferiore?

domenica 11 luglio 2010

..::: Sulla luna in 1000 Giorni :::..

Non so quanti lo sappiano, ma tra, circa, mille giorni la nasa conta di ritornare con un vettore sulla luna. Questa volta a farla da padroni saranno degli avatar robotici comandati da terra. Il progetto è già in fase di realizzazione e questo video mostra il concept di tutta la missione.


Non so a voi, ma a me vedere la luna così vicina eppure così lontana mi mette i brividi. Inoltre dal minuto 1.34 potete capire quanto piccoli siano i margini di errore per entrare in orbita lunare e quanto grande sia la distanza da coprire! Davvero da brivido!

> Fonte

venerdì 18 giugno 2010

..::: Novità su Ali del Sole :::..

Dato che ho appena finito una lunga ed estenuante tornata di esami, ho deciso di concedermi qualche giorno di vacanza da dedicare allo svago più totale, amici, famiglia, ragazza... e blog ovviamente!

Mi ero un po' stancato del vecchio template e ho deciso di cambiarlo. Conscio che da qualche tempo Google (pron. /gògol/) aveva inserito nuovi template ed un modo più pratico per gestirli, ho deciso di provare. Devo dire che non è niente male, anche se non esiste ancora una vera personalizzazione. Tutto ruota intorno a dei modelli prefabbricati, che ora sono più personalizzabili, ma niente "homemade".

Template a parte, ho:

  • Tolto qualche widget, compresso qualcun'altro risparmiando così spazio e velocità di apertura del sito.
  • Ho corretto i link rendendoli un pochino più snelli.
  • Ho reinserito gli ultimi 5 commenti, feature che mi è sempre piaciuta, ma che fin'ora non era stata ancora implementata in modo corretto (e anche adesso lascia un po' a desiderare, ma meglio che niente)
  • Ho cambiato i bottoni di RSS, Facebook e simili, rimpicciolendoli un pochino e sostituendoli con alcuni con effetto "hand drawn"
  • Ho aggiunto il rating del post (sempre che qualcuno voglia lasciare la sua impressione su quello che scrivo)
  • Ho aggiunto, sotto al post, i bottoncini per "shareare" sul web quello che preferite
Spero che le novità e la nuova grafica vi piacciano. Aspetto commenti ;)

giovedì 3 giugno 2010

..::: Qualche differenza? :::..

In questi giorni i problemi legati alla privacy su Facebook hanno preso posto sulle pagine di molti giornali e siti web. Vi mostro un piccolo paragone:

Queste sono le mie impostazioni della privacy su FB. Dove c'è scritto altro è perché ho aggiunto limitazioni per alcune liste, in pratica significa "Solo amici, eccetto liste selezionate"


Queste sono quelle consigliate da Facebook...

Che dite? Un po' largo di manica??

martedì 11 maggio 2010

..::: Parole di un cretino come tanti :::..

Con gli iPod e gli iPad, Xbox e Playstation – nessuno dei quali so come funzioni -  l’informazione diventa una distrazione, un diversivo, una forma di intrattenimento piuttosto che uno strumento per rafforzarsi, piuttosto che uno strumento di emancipazione. E tutto ciò non solo mette nuove pressioni su di voi, mette nuove pressioni sul nostro Paese e sulla nostra democrazia.

Queste le parole che sua Santità Mr. President Barack Obama ha pronunziato dinnanzi alla platea presente alla Hampton University (Virginia).
Ditemi voi se questo è un discorso che si può fare davanti a dei neo-laureati! E questo è, oltre che presidente di una delle più gradi potenze mondiali, premio Nobel per la pace????

Cioè... io se sono ignorante su una cosa almeno non ho la brillante idea di andare a fare dichiarazioni in pubblico. Come si suol dire meglio restare zitti e passare per scemi piuttosto che aprire la bocca e fugare ogni dubbio. Sembra che negli USA questo proverbio non sia giunto alle orecchie presidenziali.

Oh My God!

venerdì 19 marzo 2010

..::: I miei pirmi 15 minuti su Chatroulette :::..

Data l'esplosione mediatica che ha avuto Chatroulette in questi giorni ho deciso di provare come funzionasse e in cosa consistesse questo servizio.

Online si trova di tutto: c'è chi dice che è una Fi**ta pazzesca, chi dice che è un superflop. Insomma.. i pareri sono un po' discordanti. Quindi credo che il modo migliore per scoprire e per conoscere qualcosa sia provarlo e non fidarsi delle voci di corridoio.

Bastano pochi minuti per farsi un'idea sbagliata, qualcuno di più per non cambiare idea, ma riflettendoci un poco e pensando all'innovazione introdotta con questo programma ne si può capire le potenzialità.

Il funzionamento è molto semplice. Attraverso il browser ci si connette all'indirizzo e, abilitando flash e accettando i termini del servizio, si inizia a giocare. La metafora è presto svelata. L'utente è la pallina e gli altri utenti formano il disco dentro alla quale la pallina gira. In pratica si viene connessi a coppie con combinazioni infinite in funzione degli utenti presenti online.

L'idea teorica è quindi quella di far conoscere persone fino ad allora sconosciute. Un po' l'idea di base della chat. Con la variante che le persone si collegano da tutto il mondo e con l'aggiunta di webcam e volendo anche del microfono (che è possibile disattivare). La cosa positiva è il "superpotere" di premere il tasto F9 per cambiare persona e chattare con qualcun'altro.

Ma veniamo alla realtà dei fatti. In 20 minuti di connessione ho "chattato" con 25 persone per un tempo medio di 1,2". Queste erano per il 100% maschi, ho visto 14 "pacchi" e di questi 4 si stavano masturbando. Infine la conversazione con un utente sano! 15 minuti di chiacchierata con un certo Danish, un ragazzo pakistano che vive in Francia. Molto simpatico.

Morale della favola: tenete il dito sul tasto F9! Chatroulette è un gioco divertente, da prendere con le pinze e soprattutto anarchico. Aspettatevi di tutto!

martedì 16 marzo 2010

..::: Post?? :::..

Ma vi rendete, o non vi rendete conto che non scrivo una riga su questo blog dal 28 di gennaio?!?!? No no no no... non va per niente bene.. qui bisogna recuperare... e magari cambiare anche template ;)

giovedì 28 gennaio 2010

..::: Corriere per iPhone: una case history :::..


Il festival delle applicazioni riguardante la stampa nazionale è una recente innovazione del tanto amato ed odiato AppStore. Prima a varcare la soglia, e a lanciarsi come testata più innovativa del settore informativo on-line fu "La Repubblica".

Il posizionamento e le scelte strategiche del quotidiano, che già muovevano in questa direzione da tempo, soprattutto attraverso gli e-book reader, portarono al lancio dell'applicazione mobile per iPhone. Il programma, oltre a permettere di leggere comodamente sul proprio Melafonino le news che erano altresì acquistabili in cartaceo, consentiva l'accesso a tutti gli inserti, prevedeva la possibilità di seguire in diretta gli eventi sportivi e consultare il servizio meteo. Tutto questo al magico costo di qualche piccolo spot all'interno dell'applicazione.

Il pricing fu, forse, dettato dalla concorrenza che ai tempi era unicamente Made in USA. Il New York Times infatti offriva un'applicazione simile a quella di Repubblica - anche se un po' meglio strutturata - al prezzo di 0€ (IVA inclusa).

Chiaramente la situazione sul mercato Italiano era in espansione, la domanda di alternative, magari meno (o più) faziose, lasciava ampio spazio di entrata a nuovi competitors che non tardarono quindi ad arrivare. Ma mentre il gregge di pecore armate di picconi, galoppava verso le presunte miniere d'oro di utenti iPhone, la RCS decise di entrare sul mercato con un concept diverso.

Le applicazioni del Corriere della Sera, e della gazzetta dello sport, nonostante non portassero innovazioni dal punto di vista "user experience" ne mostravano altre dal punto di vista del pricing. Il "contributo" dovuto all'azienda per l'utilizzo dell'applicazione fu fissato a 2,39€, ponendo così gli utenti di fronte ad una prima scelta: informazione completamente o parzialmente gratuita?

La scelta del consumatore diciamo che poteva anche essere poco significativa dato che facendo due conti, spendere 2,39€ per avere un programma che ti consente "per sempre" di leggere in modo facile e completo un giornale che nel mondo fisico paghi tra 1€ e 1,50€ al giorno, a prima, e anche a seconda, vista sembra un'ottimo affare.

La cosa non passò inosservata nemmeno a quelli di repubblica.it che dopo poco ritirarono la versione del programma dall'AppStore per presentarne due: una prima che replicava in tutto e per tutto l'app già esistente, al magico prezzo di 2,39€ (Ah, quando gli economisti dicono che la concorrenza spinge i prezzi a ribasso) e una seconda, gratuita, che dava accesso a pochi contenuti escludendo, ovviamente, le notizie del giornale.

Ma torniamo al Corriere. Visto il potenziale di mercato iPhone, i vertici decisero che la gallina non aveva ancora partorito sufficienti uova d'oro. Decisero quindi di modificare la descrizione all'interno dello Store Apple, avvisando gli utenti che a partire dal mese di Novembre (poi divenuto Dicembre, poi Gennaio) l'applicazione si sarebbe basata su una metodologia ad abbonamento attraverso un servizio proprio del negozio virtuale chiamato "In-App Purchase" che consente l'acquisto di espansioni per il programma madre, nel nostro caso l'abbonamento (mensile, trimestrale o annuale).

Passano i mesi e arriva gennaio. La RCS emette un'update per le applicazioni Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport inserendo nella descrizione nuove funzionalità e servizi per migliorare l'informazione. Nella realtà l'update serviva a modificare l'applicativo in modo che potesse verificare il pagamento del canone per il servizio.


RCS non aveva però tenuto in considerazione una cosa molto importante: nel mondo virtuale i consumatori sono solidali tra loro, si aiutano, questo grazie alla possibilità di aggregazione offerta dalla rete. Nel mondo reale sarebbero stati singoli consumatori insoddisfatti di avere acquistato un prodotto, che al tempo x era gratuito, ed ora non lo è più. La cosa sarebbe finita lì. Online invece questa situazione può pesare incredibilmente sulla brand equity ma soprattutto sui guadagni futuri.

Gli utenti, di fatto, non si arrabiarono tanto per il fatto che si dovesse pagare per leggere il giornale, chiunque di noi sarebbe ben contento di pagare 4€/mese contro i 30€ che dovrebbe spendere per la versione cartacea, quanto per il fatto che le stesse notizie fossero accessibili dal sito on-line gratuitamente.

Concretamente il tutto si mostrò sotto forma di giudizi negativi sull'applicazione (metodo di feedback presente all'interno del negozio virtuale) che descrivevano i sentimenti di frustrazione degli utenti. La scelta dell'azienda fu quella di inserire dei commenti positivi cercando di rialzare il rating e provando, forse e senza risultati, a convincere i potenziali consumatori che "l'informazione di qualità" (come scritto da loro stessi) si paga.

I risultati ad oggi sono stati quello di uno sprofondamento del rating da 4 stelle a 1 e 1/2 nel giro di qualche giorno e una marea di consumatori arrabbiati perché si sentono truffati da una società che ritenevano seria.

Ad oggi è difficile prevedere come potranno proseguire le cose, se gli utenti si arrenderanno a pagare, o semplicemente a cancellare l'applicazione dal proprio smartphone, se l'azienda continuerà a perseguire questa discriminazione di prezzo o se invece tornerà sui suoi passi... Insomma, come si dice spesso in queste occasioni, ai posteri l'ardua sentenza.

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