martedì 26 ottobre 2010

..:::Il mio primo post da WLW :::..

Mi hanno sempre parlato bene di Windows Live Writer e dato che per l’università ho dovuto “montare” windows sul mio nuovo macbook pro (rigorosamente in virtual machine) ho pensato fosse interessante installare anche questo tipo di software per provare a vedere come mi trovo.macbook-pro-windows-7

La versione che ho montato è la 2011. Devo dire che l’interfaccia è in classico Office 2007/2010. Ovvero non si capisce un c***o. L’idea però di editare direttamente quello che si scrive all’interno del box, componendo in pratica un’anteprima WYSIWYG devo dire che è veramente carina e funzionale. Sarà che adoro il WYSIWYG anche se è l’odio di tutti gli smanettoni!

Un punto su cui microsoft dovrebbe lavorare è la modifica delle immagini. Le impostazioni sono davvero poche. Dato che ora c’è pure stato il passaggio di spaces a wordpress credo che MS potrebbe rilanciare l’uso di questo software che è passato molto in sordina.

Beh, torno a studiare. Pausa finita!

venerdì 8 ottobre 2010

..::: Liveblogging from Piacenza :::..


Ore 14.46
Oggi sono in via San Bartolomeo a Piacenza al seminario "Come farsi trovare su internet, ottenere contatti qualificati e trasformarli in clienti." presso l'Auditorium del centro di formazione di Carmiparma.
Al momento al microfono l'assessore del comune di Piacenza.

Ora 14.53
Dottor Finardi al microfono, in rappresentanza dell UPA (http://drp.ly/cVRg)

14.56
Dopo i saluti la parola al Dott. Ghislandi di webmarketinggarden.it inizio scoppiettante :)

15.20
Si parla di SEO e SEM. Come redere il proprio sito più "digeribile per google"

15.32
Si parla di online reputation. Volete un esempio di come NON comportarsi online? Googleate "Mosaico Arredamenti" (http://bit.ly/bqxU5p) e fatevi due risate :)

15.53
Google AdWords, come funziona il PayPerClick

16.08
I blog, "passaparola con gli steroidi"!

16.50
Beretta su Facebook, esempio virtuoso di gestione dei social network: "Ascoltare, Rispondere e Conversare"

mercoledì 6 ottobre 2010

..::: Google Goggles, lo scioglilingua :::..

Vi è mai passato per la testa di usare il vostro telefonino per ottenere informazioni dall'ambiente che vi circonda?
Quando per le prime volte si iniziò a parlare di realtà aumentata l'interesse fu molto, e per un buon motivo. Le applicazioni per telefoni cellulari iniziarono a fiorire, anche se portavano poca innovazione e caratteristiche basilari.
In questi giorni debutta Google Goggles.

A parte il nome a mio avviso abbastanza infelice, dato che genera confusione tra il marchio del motore di ricerca e quello del nuovo servizio, il concetto di base è molto interessante:
Pensate di essere in vacanza in un paese che non conoscete, e di essere in giro per conoscere meglio la città. Trovandovi di fronte a qualcosa di nuovo le opzioni per saperne di più sono ben poche:
- Fermare il classico passante che vi risponderà: "Non Zono di Qwi";
- Prendere il vostro smarthphone e cercare qualcosa online, senza peraltro trovarlo;
- Avere sul vostro telefono un applicazione-guida della città e al suo interno cercare l'opera d'arte che state vedendo al momento.

Google Goggles, grazie alla realtà aumentata, vi permetterà di trovare immediatamente quello che state cercando.


Come si può vedere nel video, la ricerca non si ferma ai monumenti, ma anche a libri, etichette di prodotti, e prodotti stessi, codici a barre, etc. E per quello che ho potuto provare sembra funzionare egregiamente.

Novità all'orizzonte insomma! Il vostro telefonino diverrà in un prossimo futuro un'alleato sempre più forte ed indispensabile!



venerdì 1 ottobre 2010

..::: The Important of Being Earnest :::..

Titolava così il famoso film, tradotto in Italiano "abbastanza fedelmente" in "L'importanza di chiamarsi Ernest". In inglese il titolo gioca sul doppio senso della parola Ernest che significa Onesto. Ora forse la battuta è più chiara! :)

Oggi voglio raccontarvi una piccola breve esperienza che può essere utile a tutti.
Ieri mi sono trovato faccia a faccia con due persone: La dott.ssa Santi e la dott.ssa Dalle Carbonara. Entrambe lavorano per Kraft Foods in Italia presso la sede di Milano; entrambe erano a Parma per una giornata di reclutamento organizzata dal nuovo settore Placement della facoltà di Economia.

Ieri per la prima volta mi sono trovato di fronte ad una grossa azienda per presentare il mio curriculum.

Tutto bene, fino a quando non mi hanno fatto una domanda sulla conoscenza dell'inglese. Il mio curriculum recitava "Posso dire di avere un'ottima padronanza della lingua inglese sia scritta che parlata.". Di conseguenza è scattata la fatidica domanda: "Le va di continuare il colloquio in inglese?"
Devo essere sincero. Non sono madrelingua e non parlo così fluentemente l'inglese, però non me la cavo male. Ho avuto la fortuna di avere un'ottima professoressa alle superiori e qualche esperienza di dibattito con persone che parlano solo inglese e mi ero trovato bene. Questa mia sicurezza però è crollata alla prima domanda: "Mi parli dei suoi hobbyes".

Vi giuro, se me l'avesse chiesto uno qualsiasi di voi che mi leggete non avrei avuto problemi a rispondere. Ieri invece mi si è gelato il sangue, non riuscivo a parlare, ero nervoso... quello che è uscito dalla mia bocca rifletteva a pieno il mio stato d'animo: una serie di parole inconcepibili e assurde.

Gentilmente e senza bistrattarmi mi è stato consigliato di modificare il curriculum sostituendo l'aggettivo ottimo con buono (cosa che ho fatto dopo cinque minuti) e sono stato invitato a ripresentare domanda "più il là".

In pratica segato.

Tuttavia da questa breve esperienza di cinque minuti ho imparato moltissimo e la cosa più importante è essere onesti, che non vuol dire sottovalutarsi, però nemmeno generare aspettative che poi, a seguito di una breve verifica possono sgonfiarsi e generare delusione nel selezionatore, ma soprattutto effetti devastanti sulla vostra autostima.