mercoledì 5 dicembre 2012

..::: @Pontifex, li perdoni, non sanno quello che fanno :::..

Benedetto XVI si iscrive a twitter e parte subito il tormentone #FaiUnaDomandaAlPapa.
Ora, non voglio fare il cattolico bigotto, ma sono due giorni che vedo su facebook e su twitter solamente stronzate (e qui sotto ne riporto un esempio). Gramellini stamattina ha dedicato il suo "Buongiorno" sulla Stampa a questo, chiudendo con un ironico "Non si offenda, Santità. Siamo italiani."

Ora... non condivido né la posizione di Gramellini, né quella di tutti i beoti Italiani che si stanno lanciando in questa demente e irriverente offesa.

La satira è una cosa, la mancanza di rispetto è un'altra. Nel mondo arabo per una cosa del genere ci sarebbero migliaia di condanne a morte, qui in Italia dobbiamo essere perdonati.. si, perché siamo Italiani e ci piace scherzare.

Io personalmente non ci trovo nulla di divertente, inoltre quello che mi dà alla testa è proprio il comportamento altezzoso e saccente di chi pensa di detenere la verità, così con Obama, come in altre occasioni.
Il papa si iscrive su Twitter? Puoi continuare benissimo la tua vita senza prendere l'evento minimamente in considerazione! E invece no, bisogna fiondarsi a frotte a sparar domande senza senso solo per il semplice fatto che fa' figo, e anche un po' radical chic.

I valori del vivere comune come il rispetto dell'idea altrui, la libertà di pensiero, la libertà di culto... si inneggiano soltanto quando qualcuno vuol far chiudere wikipedia, o quando qualcuno non vuole lasciarci parlare, ma non ci accorgiamo nemmeno che stiamo urlando contro qualcuno che non ci ha fatto nulla, se non voler parlare al mondo in un'ottica più moderna. Peggio dei troll... non ho veramente parole... anzi, forse è il caso di scomodare il vostro amico Voltaire... com'è che diceva?
"Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere"
Parole alle ortiche.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro J,
nonostante io non sia di fede cattolica, concordo con il Suo articolo. Ritengo che sbeffeggiare il Pontefice non sia un atto nè figo, nè chic, nè radical chic, nè di sinistra, nè di destra, ma semplicemente un gesto idiota. Credo che sia un atto irrispettoso nei confronti di coloro che hanno fede e che vedono nel Papa il successore di Pietro, una guida spirituale. Avrei detto lo stesso per il Dalai Lama, per i sacerdoti indù o i rabbini ebraici. Credo però anche che, con questa scelta, la Chiesa fosse perfettamente conscia del fatto che esporsi alla gogna mediatica, avrebbe voluto dire esporsi alla maleducazione e alla cialtroneria della gente. In questo però, almeno per una volta, è stata moderna e coraggiosa. Ch

Giovanni.M ha detto...

Ciao Ch,

Hai ragione, non è né una questione politica né una questione religiosa, ma un problema di intelligenza e di educazione... ma, a giudicare dalla mole di messaggi che si continua a leggere su twitter, nemmeno limitato ad una nicchia.
Inizio a credere di avere un'impressione del popolo Italiano idealizzata e sopravvalutata.
Fa sempre piacere trovare invece persone che hanno una testa e la fanno funzionare.

Grazie per essere passata di qua e aver lasciato un tuo contributo!

Gio